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22 dicembre 2021

COVID: in Veneto i numeri salgono, si pensa all'arancione

COVID: in Veneto i numeri salgono, si pensa all'arancione

 

 

Neppure cinque giorni dal bianco al giallo e già per il Veneto si prospetta l'ingresso in zona arancione.

 

Lo dicono a chiare lettere i dati diffusi oggi con il quotidiano rapporto della Regione del Veneto: in 24 ore 4.717 nuovi positivi e 26 morti, 58 i pazienti in terapia intensiva.

 

Aspetti dei quali ha parlato anche il presidente della Regione Luca Zaia in conferenza stampa a Palazzo Balbi. Non bastano, quindi, limitazioni, mascherine e Green pass per rallentare un fenomeno che con l'inverno e la variante Omicron del Covid-19 sempre più aggressiva ha fatto saltare le speranze di riuscire a controllare la diffusione del virus.


Ed ecco che scattano le restrizioni anche su scelta dei singoli sindaci, in attesa delle decisioni della cabina di regia governativa, per evitare assembramenti e situazioni di rischio.


Il tutto con il placet di Zaia: "sostengo fino in fondo l'attività dei sindaci che stanno facendo ordinanze per evitare assembramenti nelle piazze - ha detto -. Si tratta di un tema importante, perché il nostro modello dice che fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita con i contagi e pian piano ci avviciniamo all'area arancione".


Il Governatore ha spiegato che ora, con la zona gialla, i comportamenti da adottare sono pressoché gli stessi a cui si era abituati nel corso dei mesi passati e ricorda che "se non avessimo le vaccinazioni, saremmo già chiusi in casa. Abbiamo un terzo delle ospedalizzazioni dello scorso anno, con lo stesso numero di contagi". Sul fronte delle festività, Zaia raccomanda l'uso del tampone 'fai da te' in occasione di pranzi e veglioni: "è un piccolo sacrificio, ma tra un test in auto-somministrazione e un ricovero in terapia intensiva, 5 o 6 euro sono un bell'investimento. Non è un modo infallibile di fare screening, - ha concluso - ma gran parte dei contagiati li raggiungiamo con i tamponi antigienici".


Il bollettino di 'guerra' parla chiaro, i casi complessivi in Veneto dall'inizio della pandemia sono 585.320, i decessi totali 12.201. Si impenna il numero dei soggetti attualmente positivi, ora 62.774 (+ 1.370). e peggiora la situazione ospedaliera, con 1.167 (+18) malati ricoverati nei reparti medici e 174 (+58) in terapia intensiva.


Il tutto mentre la campagna vaccinale non conosce soste con complessivamente 49.107 inoculazioni in 24 ore, di cui 2.905 prime

dosi e ben 44.053 terze dosi con il 27,4% della popolazione (1.331.467 persone) che ha già ricevuto quindi l'iniezione di rinforzo per la protezione dal virus. 

 

MA COSA CAMBIEREBBE CON IL PASSAGGIO ALLA ZONA ARANCIONE?

 

Al netto di quelle che potrebbero essere le ulteriori norme imposte dal governo all'esito della cabina di regia del 23 dicembre (su tutte la possibilità di introdurre l'obbligo del tampone anche ai vaccinati che non abbiano eseguito la terza dose), l'attuale impostazione della normativa anti Covid prevede che anche in zona arancione le effettive ricadute in termini di restrizioni coinvolgano esclusivamente i soggetti non vaccinati, ovvero coloro che non hanno diritto al super green pass (rilasciato ovviamente anche ai guariti).

In sostanza, anche per quel che riguarda la zona arancione, la vita delle persone titolari di super green pass non cambia in nulla rispetto alla zona bianca o alla zona gialla, questo poiché il decreto-legge 172 del 26 novembre 2021 prevede, alla base della sua impostazione, l'applicazione generale della disciplina dell'area bianca fino appunto alla zona arancione compresa. Tuttavia, in ogni circostanza nella quale sarebbero previste delle restrizioni in zona gialla o arancione, invece che trovare effettivamente applicazione tali limitazioni, la fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e gli spostamenti, limitati o sospesi, risultano consentiti esclusivamente ai soggetti in possesso di super green pass. 

 

SUPER GREEN PASS, QUANDO E' NECESSARIO IN ZONA ARANCIONE:

 

Vediamo dunque di seguito brevemente dove risulterebbe necessario essere titolari di super green pass qualora il Veneto dovesse entrare in zona arancione

 

-Per acquistare una qualsiasi tipologia di skipass.

 

-Per accedere ai negozi presenti nei centri commerciali durante i giorni festivi e prefestivi, quindi il sabato e la domenica oltre alle feste comandate (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

 

-Per consumare sul posto nei locali della ristorazionesia all'aperto che al chiuso, nonché anche per la semplice consumazione al banco è obbligatorio esibire il super green pass in zona arancione. Per quel che riguarda il servizio di ristorazione interno agli hotel, alberghi e similari, se risulta riservato esclusivamente ai clienti della struttura ricettiva vi si potrà accedere anche con il green pass base. 

 

-Per accedere a palestre e piscine, sia al chiuso che all'aperto, risulta obbligatorio il super green pass, così come per accedere agli spogliatoi. Restano sempre garantite a tutti anche in zona aracione, senza esibizione di alcuna certificazione verde, tutte le attività riabilitative e terapeutiche ricomprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA).

 

-Per svolgere sport di contatto, sia al chiuso che all'aperto, serve il super green pass. Anche per svolgere sport di squadra e attività sportiva in centri e circoli sportivi al chiuso è obbligatorio il super green pass. Al contrario, se si vogliono svolgere sport di squadra ed attività sportiva in centri e circoli sportivi all'aperto resta sufficiente il green pass base anche in area arancione.

 

-Il super green pass in zona arancione diviene obbligatorio anche per l'accesso a mostre, musei e altri luoghi della cultura (tranne archivi e biblioteche).

 

-Il super green pass serve anche in zona arancione per accedere a spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali (con la capienza fissata dalla disciplina della zona bianca al 100%).

 

-Per l'accesso a eventi e competizioni sportivi in stadi e palazzetti, con capienza del 60% al chiuso e del 75% all’aperto in linea con la disciplina dell'area bianca, resta obbligatorio anche in zona arancione il super green pass.

 

-Obbligo di super green pass per le sagre e fiere, anche su aree pubbliche.

 

-Convegni e congressi, all'aperto o al chiuso, richiedono in zona arancione il super green pass.

 

-Per l'accesso a sale da ballo e discoteche serve il super green pass.

 

-Per l'accesso a tutte le feste, ivi comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose, serve in zona arancione il super green pass.

 

-Per l'accesso alle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò vige l'obbligo di super green pass in zona arancione.

 

-Per accedere ai centri culturali, centri sociali e ricreativi serve il super green pass.

 

-Per accedere ai parchi tematici e di divertimento in zona arancione c'è l'obbligo del super green pass.

 

-Per i centri termali all'aperto o al chiuso serve il super green pass, salvo che per i servizi relativi ai livelli essenziali di assistenza e le attività riabilitative o terapeutiche.

 

-Per i centri benessere al chiuso serve il super green pass.

 

-In materia di spostamenti, sia con mezzo proprio che su mezzi pubblici, secondo la tabella ufficiale del governo non vi sarebbe alcuna distinzione tra persone titolari di super green pass e chi invece possiede il green pass base da tampone negativo, mentre a nostro avviso il testo del decreto-legge e la relativa circolare ai prefetti affermerebbero il contrario. Fino ad eventuali chiarimenti al riguardo, ci limitiamo dunque a sospendere il giudizio. Con l'ingresso eventuale di una Regione italiana in zona arancione, evidentemente, sarebbe auspicabile maggiore chiarezza 

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